L’intelligenza artificiale (IA o AI) sta cambiando rapidamente il panorama tecnologico, con nuove soluzioni che trasformano il modo in cui comunichiamo e interagiamo con i dati. Tra le novità più interessanti che stanno emergendo dalla Cina, c’è DeepSeek, un’app di IA generativa che sta rapidamente guadagnando popolarità. Ma cosa la rende così speciale, e quali sono i rischi e le sfide che potrebbe comportare, soprattutto per la privacy?

Cos’è DeepSeek e perché sta facendo parlare di sé

DeepSeek nasce a Hangzhou, una delle città tecnologiche più importanti della Cina. Sviluppato da un team di ingegneri e investitori cinesi, di recente ha fatto notizia a causa della sua efficienza. 

A differenza delle grandi compagnie occidentali che richiedono enormi risorse hardware, DeepSeek è riuscito a ottenere risultati sorprendenti con un numero ridotto di microchip (solo circa 2.000, contro le migliaia usate dai competitor). Questo approccio ha attirato l’attenzione anche per la sua capacità di rispondere in modo efficace a domande complesse, generare testi coerenti in più lingue (compreso l’italiano) e risolvere problemi in modo avanzato.

Un altro aspetto che ha fatto decollare la popolarità di DeepSeek è l’efficienza con cui sfrutta le risorse computazionali. Il modello, infatti, non utilizza tutte le sue capacità in ogni interazione, riducendo il carico di calcolo necessario per ogni risposta. Non sorprende quindi che l’app di DeepSeek sia rapidamente salita nelle classifiche delle app più scaricate, anche negli Stati Uniti.

Il crollo in Borsa e le preoccupazioni dei mercati

L’annuncio delle prestazioni impressionanti di DeepSeek ha avuto un impatto diretto sui mercati finanziari. Aziende come Nvidia, che produce i microchip per l’IA, hanno visto i loro titoli crollare, in parte a causa delle implicazioni di DeepSeek.
Questo ha portato alcuni a parlare di una possibile “bolla” nell’industria dell’intelligenza artificiale, ma altri esperti vedono l’innovazione di DeepSeek come un catalizzatore che stimolerà ulteriori miglioramenti nei modelli di IA. Indipendentemente dalla prospettiva, il caso DeepSeek è un chiaro segno di come l’intelligenza artificiale possa avere ripercussioni non solo tecnologiche, ma anche economiche.

DeepSeek e la sfida della trasparenza

Uno dei temi principali che potrebbero limitare l’adozione di DeepSeek in Europa è la mancanza di trasparenza nella gestione dei dati. In particolare, la privacy policy dell’app non sembra pienamente conforme ai requisiti imposti dal GDPR, il che potrebbe portare a seri problemi legali per l’azienda. Come già accaduto in passato con altre IA, come ChatGPT agli inizi, la necessità di adeguarsi alle normative europee potrebbe spingere DeepSeek a rivedere la sua gestione dei dati, per poter operare senza restrizioni.

È davvero sicuro DeepSeek?

DeepSeek rappresenta una delle innovazioni più interessanti nel campo dell’intelligenza artificiale generativa, con prestazioni che mettono in discussione le dinamiche consolidate del settore. Tuttavia, i rischi per la privacy degli utenti, legati alla gestione dei dati e al possibile accesso da parte delle autorità cinesi, non sono da sottovalutare. 

Il futuro di DeepSeek in Europa dipenderà dalla sua capacità di rispondere alle preoccupazioni relative alla privacy e di dimostrare un maggiore rispetto delle leggi europee sulla protezione dei dati. Fino ad allora, è fondamentale che gli utenti siano consapevoli dei rischi e adottino tutte le precauzioni necessarie prima di interagire con piattaforme di questo tipo.